L’Università degli Studi di Padova (Dipartimento dei Beni Culturali) in parternariato con Nea Archeologia soc. coop., Uqido Srl e Addictive srl sta realizzando il progetto “RE-LIVING THE PAST" per la creazione di un modello pilota, a fini didattico-divulgativi, utilizzando tecnologie digitali quali realtà virtuale, immersiva ed aumentata, metodi di gamification e ricostruzioni storiche fisiche.
Le aree individuate allo scopo della realizzazione dell’impianto sono:
- il Museo Archeologico Altopiano Sette Comuni sito in Rotzo con l’aggiornamento dei contenuti della realtà immersiva a 270° e la realizzazione di percorsi di gamification che intendono coinvolgere i visitatori attraverso realtà virtuale e interazione reale con il museo e gli operatori.
- il sito archeologico dell'Età del Ferro "Bostel di Rotzo" annesso con la realizzazione della ricostruzione fisica della struttura archeologiche C2 già scavata sul sito ad opera dell’Università degli Studi di Padova.
Il Progetto è cofinanziato dalla Regione Veneto attraverso il progetto POR FESR 2014-2020, Asse 1. Azione 1.1.4. Delibera n. 711 del 28 maggio 2019, “Bando per il sostegno a progetti sviluppati da aggregazioni di imprese”.
Il sito del Bostel di Rotzo e il Museo Archeologico Altopiano Sette Comuni sono stati oggetto, tra il 2019 e il 2021, di una riqualificazione della fruizione in chiave di ricostruzioni storiche, realtà virtuale ed aumentata e gamification grazie al Progetto “RE-LIVING THE PAST”.
Intervento realizzato avvalendosi del finanziamento POR – Obiettivo “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione” Parte FESR fondo europeo di sviluppo regionale 2014-2020; ID 10052041.
ID 10052041 – Spesa ammessa: € 241.891,54 – Sostegno calcolato: € 120.945,77
Imprese partecipanti:
- Nea Archeologia soc. coop.
- Addictive s.r.l.
- UQIDO s.r.l.
- Università degli Studi di Padova [dBC]
Asse 1. Ricerca, Sviluppo e Innovazione – Azione 1.1.4 “Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo tecnologico di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi”
Durata: 03.08.2019 – 19.07.2021
Il progetto ha previsto la creazione di una nuova ricostruzione storica della “casetta” C2 in scala 1:1 che verrà sfruttata come aula didattica nel parco archeologico.
Inoltre sono state aggiornate le installazioni multimediali già presenti in museo e nel parco archeologico:
– aggiornamento realtà immersiva (cinema 270°)
– implementazione di nuovi percorsi di gamification attraverso realtà virtuale (visori) e mista
– aggiornamento realtà aumentata (con iPad)
al fine di creare un gioco spazio-temporale di entrata ed uscita tra realtà vera e propria ed aumentata e virtuale, che emozioni i visitatori per mezzo dell’esperienza diretta.
L’obiettivo è quello di raggiungere la massima valorizzazione e lo sviluppo di un’area e dei Beni culturali che essa contiene, innescando un processo di valorizzazione che porti una crescita culturale e socio-economica legata al turismo ed agli indotti.
Il progetto si prefiggeva inoltre di identificare e validare un modello innovativo di promozione dei Beni Culturali ed Ambientali, che utilizzi sistemi e tecnologie innovative di comunicazione e ricostruzioni fisiche per coinvolgere ed emozionare il vasto pubblico e in grado di rendere attrattiva ed accessibili alle più ampie fasce sociali l’offerta delle risorse culturali presenti nel parco archeologico del Bostel.
Il progetto ha permesso la creazione di nuovi percorsi di apprendimento, la realizzazione di modalità avanzate di didattica, di marketing e l’esecuzione di interventi che hanno favorito l’accrescimento dell’offerta e l’ampliamento dei fruitori, estendendo l’accessibilità alle informazioni anche a classi di popolazione affette da disabilità fisiche e mentali.
La strategia turistico-culturale sottesa è quella del rafforzamento della capacità rappresentativa del Bene culturale con sistemi di comunicazione tecnologicamente avanzati e qualificanti, in grado di coniugare i fini turistici con quelli culturali e di collegarli ad una valorizzazione dell’intera area geografica, per innescare un circolo virtuoso che porti alla valorizzazione complessiva dell’intero contesto territoriale.