Mo­stra "Co­struire il tem­pio. Alla ri­cerca del pro­getto di Bal­das­sarre Pe­ruzzi per il Duomo di Carpi" (18 set­tem­bre 2015 – 6 gen­naio 2016)

locandinaE' in corso a Carpi presso i Mu­sei di Pa­lazzo dei Pio la mo­stra "Co­struire il tem­pio. Alla ri­cerca del pro­getto di Bal­das­sarre Pe­ruzzi per il Duomo di Carpi" (18 set­tem­bre 2015 – 6 gen­naio 2016), cu­rata da An­drea Gior­dano, Ma­nuela Rossi ed Elena Sval­duz in col­la­bo­ra­zione con il Di­par­ti­mento dei Beni Cul­tu­rali e Di­par­ti­mento di In­ge­gne­ria ci­vile, edile e am­bien­tale dell’Università de­gli studi di Padova.

La mo­stra ri­per­corre le com­plesse vi­cende co­strut­tive della Col­le­giata di Carpi, poi di­ve­nuta Cat­te­drale, pro­mossa da Al­berto III Pio che ne af­fidò il pro­getto all’architetto e pit­tore se­nese Bal­das­sarre Pe­ruzzi. I do­cu­menti e le fonti dell’epoca con­fer­mano l’arrivo a Carpi, già nel 1514, del son­tuoso mo­dello li­gneo che Pe­ruzzi aveva rea­liz­zato, tanto straor­di­na­rio da at­trarre in città vi­si­ta­tori e am­mi­ra­tori, e da es­sere men­zio­nato nelle Vite di Gior­gio Va­sari. La dram­ma­tica fine della si­gno­ria di Al­berto Pio nel 1525, quando solo cu­pola e tran­setto del Duomo erano stati rea­liz­zati, portò a una lenta, dif­fi­col­tosa vi­cenda co­strut­tiva dell’edificio, con­clu­sasi allo sca­dere dell’Ottocento in forma ben di­versa dall’assetto pro­get­tato da Peruzzi.

L’esposizione, ar­ti­co­lata in cin­que se­zioni, at­tra­versa gli ol­tre tre se­coli di vi­cende co­strut­tive del Duomo e in­daga gli edi­fici di at­tri­bu­zione e d’ispirazione pe­ruz­ziana pre­senti a Carpi at­tra­verso do­cu­menti — tra cui let­tere au­to­grafe di Al­berto Pio e ro­giti pa­pali -, mo­delli li­gnei cin­que­cen­te­schi, ma­te­riali ar­chi­tet­to­nici, vi­deo. Lo straor­di­na­rio mo­dello rea­liz­zato da Pe­ruzzi per la Cat­te­drale, do­cu­men­tato a Carpi fino al 1642 e da con­si­de­rarsi per­duto, è stato ri­co­struito in 3D da un gruppo di esperti dell’Università di Pa­dova, gui­dati da An­drea Gior­dano. Si tratta di un’opera di grande com­ples­sità in­ge­gne­ri­stica, con pre­ce­denti nella sto­ria delle espo­si­zioni mu­seali di arte mo­derna, e che po­trà es­sere fruita gra­zie all’uso di iPad messi a di­spo­si­zione dai Mu­sei: il vi­si­ta­tore, orien­tando il di­spo­si­tivo mo­bile, po­trà in­te­ra­gire con il mo­dello pe­ruz­ziano ri­co­struito in 3D, ed esplo­rarne tutte le parti e prospettive.

Sito web di riferimento: Palazzo dei Pio - Comune di Carpi
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