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Mercoledì 20 settembre alle ore 19 in Auditorium “Cesare De Michelis” sarà presentato il libro "Il saldatore del Vajont" di Antonio G. Bortoluzzi (Marsilio, 2023). Dialoga con l’autore Elena Sbrojavacca; introducono Giorgio Pradella e Marco Giampieretti.
La presentazione avvia il programma di eventi 2023-2026 dolomiti, metamorfosi di un paesaggio, realizzato da mu.ri. museo diffuso regionale dell’ingegneria, iniziativa di valorizzazione e tutela del patrimonio – supportato da un progetto interuniversitario di ricerca e divulgazione – in partnership con M9 – Museo del ’900.
mu.ri. museo diffuso regionale dell’ingegneria interessa l’ambito geografico che si estende lungo i bacini del Piave e del Cellina Livenza e che rappresenta un unico sistema definito da storiche relazioni economiche e sociali tra la Laguna di Venezia e le valli dolomitiche.
In questo ambito si trovano numerose opere di ingegneria che costituiscono un unico, grande museo a cielo aperto. Canali, laghi, fiumi, ponti, strade, ferrovie, impianti si possono considerare “macchine del tempo” che possono raccontare sia le loro storie che le vicende correlate alla loro realizzazione e ai conseguenti effetti che hanno inciso sulle comunità.
mu.ri. museo diffuso regionale dell’ingegneria e M9 condividono con questo programma di quattro anni una medesima finalità: interagire con il territorio mediante una serie di eventi, con la finalità di tutelare e valorizzare un patrimonio di opere sul quale l’idea di museo diffuso si fonde con la necessità di comprendere il paesaggio attraverso le sue dinamiche di trasformazione, spesso determinate dall’instabilità dei fragili equilibri delle relazioni fra i diversi ambiti geografici ed economici.
COMUNICATO STAMPA per la prima del film documentario
"LA MONTAGNA INFRANTA" di Mirco Melanco
Vajont, 9 ottobre 1963 - 9 ottobre 2013
evento inserito nel programma ufficiale del cinquantenario della catastrofe promosso dalla Fondazione Vajont50 http://www.vajont50.it/infocontid-96.html
La presentazione si terrà a distanza di cinquant’anni esatti il 9 ottobre 2013 presso il Teatro Piccolo “Giuseppe Pierobon” di Ponte nelle Alpi (Belluno), inizio ore 20.15 alla presenza del regista, di collaboratori e di promoter. Il film (di 30 minuti circa) terminerà esattamente alle ore 22 e 39 minuti, momento in cui ebbe inizio la tragedia. A seguire il silenzio dedicato alle vittime.
Un grazie degli organizzatori all’amministrazione del Comune di Ponte Nelle Alpi che ospita questa prima visione del film.
Il documentario LA MONTAGNA INFRANTA è stato realizzato con la supervisione di Federico Massa e la post-produzione di Tommaso Brugin insieme agli studenti del DAMS e della Magistrale e Specializzazione in Produzioni Multimediali dell'Università di Padova, in collaborazione e prodotto con L’Associazione Culturale Gooliver e il Dipartimento dei Beni Culturali: Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica dell'Università degli Studi di Padova. Con il patrocinio di: Fondazione Vajont50, Regione del Veneto, Associazione superstiti del Vajont, ISBREC, Associazione Culturale Tina Merlin e AAMOD.
Alla presentazione del film assisteranno: il regista Mirco Melanco, il quale, con la sua tenacia, è riuscito a sviluppare un lavoro rivolto non solo a chi non conosce l’importanza della catastrofe del Vajont, ma anche a chi a distanza di cinquant’anni non può e non vuole dimenticare; gli studenti del DAMS e della Specializzazione (SSPM) che hanno seguito fin dalla genesi questo progetto durante il laboratorio di Videosaggistica, con la supervisione del professor Melanco e tutti coloro che hanno collaborato alla nascita del film; il regista Luigi Di Gianni, che torna sui luoghi della catastrofe a cinquant’anni esatti dalla realizzazione dei suoi due documentari Natale al Vajont e La tragedia del Vajont, come protagonista e voce narrante dell’intera tragedia; Marzia Da Rold che ha curato la colonna sonora suonando le campane tibetane e le due soprano Claudia Zarantonello ed Erika Gemin, insieme a Danilo Bellon che ha curato la colonna sonora del film.
Tra l’altro precederà la proiezione un saluto delle autorità, in primis presenzierà il Sindaco di Longarone Roberto Padrin, anche Presidente della Fondazione Vajont50.
L’evento, che avrà inizio alle ore 20.15, prevede un concerto d’apertura con performance musicale di Marzia Da Rold e Claudia Zarantonello, che farà da sottofondo alla voce narrante di Laura Portunato nell’intento d’interpretare il pensiero di Tina Merlin. A seguire verrà mostrato il film documentario “La Montagna Infranta”.
Cast artistico e tecnico
Soggetto, sceneggiatura e regia: Mirco Melanco
Sceneggiatura, produzione, supervisione e post-produzione: Federico Massa
Post-produzione e supervisione: Tommaso Brugin
Interpreti principali: Tina Merlin e Luigi Di Gianni
Aiuto regia, sceneggiatura montaggio: Enrico Colelli, Michele Fornelli e Susanna Norbiato
Disegni: Romina Zanon
Consulenza storica: Italo Filippin
Musiche: Danilo Bellon con supervisione di Roberto Calabretto
Canto: Claudia Zarantonello (soprano) ed Erika Gemin (soprano)
Campane tibetane: Marzia Da Rold
Animazioni: Giulia Scalfi con la supervisione di Tommaso Brugin e Raffele Luponio
Assistente al montaggio: Mattia Beraldo
Organizzazione e segreteria: Giulia Sterrantino
Testi: Mirco Melanco, Elena Erissini, Lara Repele e Francesca Richiedei
Organizzazione Laboratorio Audiovisivi DAMS: Antonio Zanonato
Produzione esecutiva: Avilab
Sinossi
Alla fine degli anni 50 viene costruita la diga sul torrente Vajont, un territorio con gravi problemi geologici: una sfida dell’uomo alla natura dettata da interessi economici. Gli abitanti del luogo, montanari attenti al rispetto della loro terra, evocarono i pericoli durante tutto il periodo di costruzione, ma la loro denuncia rimase inascoltata.
Tina Merlin fece sua questa battaglia in nome del buon senso della gente comune. La Merlin è protagonista di questo documentario insieme al regista Luigi Di Gianni che, alla fine del 1963, girò le immagini di repertorio di cui questo video si nutre.
Nel 2013 Di Gianni è ritornato negli stessi luoghi segnati dalla morte di circa 2000 persone, e di quanti successivamente, logorati dalla perdita di affetti e di beni materiali, sono prematuramente scomparsi.
Questo documentario vuole essere un monito perché la memoria di tale tragedia sia ricordata come una prevaricazione dei diritti umani, perché il rispetto per la vita deve essere un valore che trascende ogni interesse economico e politico.
La Montagna Infranta è un video dedicato ai giovani di ogni Paese, perché simili catastrofi non debbano mai più ripetersi.
Il 9 Ottobre 2013 è la prima tappa della presentazione del film LA MONTAGNA INFRANTA, alla quale seguiranno numerose altre visioni nel bellunese (ora in fase di programmazione), nel Veneto e in tutta Italia, a cui seguiranno partecipazioni ai festival nazionali e internazionali di cinema di più alta caratura.
LINK YOU TUBE “LA MONTAGNA INFRANTA”
un film di Mirco Melanco (Vajont 1963-2013)
https://www.youtube.com/watch?v=9cB-QYgSIH4
Per avere informazioni sul regista Luigi di Gianni:
http://users.libero.it/di.gianni.luigi/curriculum.html
Per informazioni rivolgersi a Giulia Sterratino della segreteria dell’evento:
cel. 333-4868939 – mail: giulia.sterrantino@gmail.com
In vista del 2013, cinquantesimo anniversario della tragedia del Vajont, ho pensato di realizzare un film documentario intitolato "La Montagna infranta", in ricordo di quel tragico avvenimento che ha drammaticamente colpito gli abitanti di Longarone, Erto e Casso e le zone limitrofe.
Il soggetto del video si basa sulle immagini girate nel novembre/dicembre 1963 nei luoghi del disastro dal regista Luigi Di Gianni, testimone oculare di quei momenti. Questo materiale cinematografico d’archivio (i cui diritti sono stati acquisiti per questo progetto dal DBC dell’Università degli Studi Padova) vede come protagonisti Tina Merlin e ad altri testimoni sopravissuti a quel terribile evento. Lo stesso regista e filosofo Di Gianni (dottorato nel febbraio 2006 onoris causa in filosofia presso la prestigiosa Università di Tubinga in Germania) sarà il protagonista di "La Montagna infranta". La sua testimonianza verrà raccolta, nei prossimi mesi, direttamente sul territorio ancor’oggi ferito dalla terribile catastrofe: tra le rovine di Erto e Casso, sulle zone della frana, presso la diga e su altri luoghi cruciali.
Il film non vuole essere solo un documento di denuncia, ma una poesia audiovisiva sul senso di vuoto che ancora oggi devasta la memoria di quanti hanno vissuto il disastroso evento.
Il materiale d’archivio e la testimonianza contemporanea di Di Gianni verranno sceneggiate secondo le linee guida del soggetto dagli studenti del Laboratorio di Videosaggistica della Laurea Magistrale Specializzazione Produzioni Multimediali dell’Università di Padova di cui sono docente. Inoltre saranno utilizzati disegni animati da specialisti della computer grafica per descrivere e visualizzare le fasi cruciali della catastrofe. Questo film sarà diverso da qualsiasi altro finora realizzato su questo argomento.
Sono proposti al pubblico alcuni documentari realizzati al termine di ricerche condotte da studenti, ricercatori e docenti dell’Università di Padova. Entrata libera.
Presenta Mirco Melanco
Ore 18,00: ALL’ARMI SIAM REGISTI! CECILIA MANGINI RACCONTA LINO DEL FRA di Mattelo Delai, Anna Facin, Giulia Miotto, Valentina Orlando (2015, 56’) con Cecilia Mangini e Luigi Di Gianni.
Il documentario è stato realizzato da studenti. Attraverso il racconto della sua compagna di vita, Cecilia Mangini, si delinea il ritratto di un regista capace di rilevare i cambiamenti sociali e politici della prima Repubblica Italiana, restando sempre fedele a una rappresentazione analitica dei fatti e dei personaggi basata su un’introspezione anticonformista. Del Fra non ha mai accettato censure e imposizioni politiche, anche per questo i suoi film sono pervasi da una fantasia libera da sovrastrutture e congiunta a un sentimento vivo e intenso per la spettacolarità.
Presentano Mirco Melanco e Federico Massa
Ore 19,00: LA GRANDE GUERRA SULL’ALTOPIANO DI ASIAGO RACCONTATA DA MARIO RIGONI STERN di Mirco Melanco e Federico Massa (1996 – III edizione 2015, 53’) con Mario Rigoni Stern, Mario Isnenghi e Vittorio Corà.
Il documentario, girato nel 1996, vede protagonista il cantore epico dell’Altopiano di Asiago Mario Rigoni Stern. Lo scrittore, immerso nel territorio che amava profondamente, racconta episodi relativi alla Grande Guerra coadiuvato dallo storico Mario Isnenghi e dall’architetto asiaghese Vittorio Corà, grande esperto di quel periodo storico. In questa nuova edizione del documentario (la terza, dopo quella del 1996 e del 2011) sono state utilizzate immagini inedite di repertorio girate sull’altopiano proprio durante la Prima guerra mondiale.
Presentano Sergio Durante e Roberto Tombesi
Ore 20,10: IL POP DI IERI di Luca Cescotti, Mattia D’Andrea, Marco Menini (2015, 28’) con Sergio Durante, Roberto Tombesi e il gruppo musicale Calicanto.
Il documentario narra della pubblicazione di ventuno canti popolari che, per la prima volta in Italia (1842), sono trascritti sia musicalmente sia testualmente. Questa insolita operazione si ricollegava idealmente alla cultura repubblicana e mazziniana che propugnava la redenzione delle masse. Il musicologo Sergio Durante chiarisce alcuni concetti filologico/storiografici legati a questa pubblicazione molto rara, mentre il musicista ed etnomusicologo Roberto Tombesi accompagna lo spettatore alla scoperta dei suoni anche con l’aiuto del gruppo musicale Calicanto che propone, sulla base delle proprie esperienze etno-musicologiche, una versione del Pop di ieri per l’ascoltatore d’oggi
Presentano Jacopo Bonetto e Anna Ferrarese
Ore 21,00: NORA. IL RACCONTO DELL’ARCHEOLOGO di Anna Ferrarese (2016, 30’) voce narrante di Antonio Andreetta.
Il documentario è stato realizzato e diretto da una studentessa laureanda del corso di laurea magistrale in Scienze Archeologiche, relatore Jacopo Bonetto. La voce narrante, di Antonio Andreetta, accompagna il racconto che si snoda attraverso immagini di repertorio girate in Sardegna, a Nora, sostenute scientificamente da esperti archeologi che approfondiscono alcuni aspetti interessanti del loro lavoro. Questo video unisce archeologia e cinema, due anime componenti il Dipartimento dei Beni Culturali, sicuramente la più antica e la più, storicamente parlando, recente: in definitiva si tratta di una video-relazione piacevole nel suo narrare e particolarmente interessante dal punto di vista scientifico e culturale.
Presenta Mirco Melanco
Ore 21,50: LA MONTAGNA INFRANTA (Vajont 1963-2013) di Mirco Melanco (2013, 30’) con Luigi Di Gianni e Tina Merlin.
Il documentario è stato realizzato per il cinquantesimo anniversario della catastrofe del Vajont. L’utilizzo di immagini di repertorio tratte dal film d’inchiesta LA TRAGEDIA DEL VAJONT di Luigi Di Gianni – girato nei mesi successivi alla tragedia con protagonisti dei sopravvissuti insieme alla giornalista Tina Merlin –, mescolate ad immagini contemporanee, portano lo spettatore dentro l’emisfero di straordinaria sofferenza patito dalle popolazioni colpite da un incidente straordinariamente grave causato dall’imperizia umana. Di Gianni è il protagonista del film che lo vede immerso nel paesaggio odierno tra Longarone, la diga, Erto e Casso. La filosofia heideggeriana del Maestro lucano funziona da cassa di risonanza dell’angoscia di un popolo distrutto sia materialmente sia moralmente, ma soprattutto del dolore che ancora oggi i segni nel territorio dimostrano con una profondità spietata nella sua evidenza insieme estetica ed etica.
Presenta Michele Fornelli
Ore 22,30: GIUSEPPE TAFFAREL. L’ALTRO VOLTO DEL NEOREALISMO di Michele Fornelli ed Enrico Colelli (2012, 30’).
Il documentario biografico su Taffarel racconta di uno dei più prolifici documentaristi italiani (oltre 300 film girati), ex partigiano estremamente coraggioso e combattente, riscoprendo l’opera di un regista particolarmente attento alla società contadina che negli anni Sessanta era ancora ancorata a pratiche medioevali. I suoi cortometraggi fissano la piccola storia di persone semplici e operose alla grande Storia, segnando i passaggi fondamentali della memoria tra le due guerre mondiali, soprattutto dal punto di vista di coloro che le hanno vissute e patite. La povertà e il senso di una giustizia sociale che trova i suoi valori più profondi nella Resistenza, sono funzioni attive di un cinema che mostra mondi oramai perduti e appartenenti a un neorealismo documentario assai ricco di valori uniti a una capacità estetica di realizzare immagini altamente emozionanti, sempre sorrette da voci narranti intelligenti dai contenuti etici profondamente umani.
Master in Sceneggiatura Carlo Mazzacurati
Docenti e Professionisti
Le lezioni del Master, dalla didattica frontale ai seminari, alle attività di laboratorio, sono svolte da professionisti del settore attivi nel panorama italiano e internazionale e da docenti dell’Università degli Studi di Padova.
Nasce a Roma nel 1960 dove studia psicologia all’università e frequenta il Centro Sperimentale di Cinematografia diplomandosi in regia. Nel 1985 vince il Premio Solinas di sceneggiatura. Tra i suoi film come regista e sceneggiatrice, Mignon è partita, Verso sera, Il grande cocomero, Con gli occhi chiusi, La strana storia di banda sonora, L’albero delle pere, Domani, Lezioni di volo, Questione di cuore, Il Nome del Figlio. Nel 2016 firma con Paolo Virzì la sceneggiatura del pluripremiato La pazza gioia.
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Natalino Balasso (Porto Tolle-RO, 1960). Autore e attore di teatro, cinema, radio e televisione, scrittore. Agli inizi degli anni novanta collabora con riviste di umorismo e satira (Comix, Cuore, Smemoranda) e pubblica Operazione buco nell'acqua, una raccolta di racconti (Sperling & Kupfer editori). Lavora quindi come autore comico in trasmissioni televisive delle reti Mediaset. Dal 1994 si intensifica l’attività teatrale. Dopo la tournée de Il grande pop corn (regia di Paola Galassi) sul monologo scritto con Maurizio Grande, si confronta con le prime esperienze di capocomico con la Compagnia degli Gnorri di Bologna con la quale lavora fino al 2004. A seguire, il sodalizio con il regista Gabriele Vacis, che lo indirizza sul terreno della prosa. Col regista torinese, Balasso è protagonista in Libera nos, Rusteghi, Smith & Wesson; la traduzione veneta de La bisbetica domata di William Shakespeare (regia di Paolo Valerio e Piermario Vescovo). Tra le interpretazioni cinematografiche, si segnalano i film La giusta distanza, di Carlo Mazzacurati e Non pensarci per la regia di Gianni Zanasi; in televisione, compare nella fiction Padri e figli(Gianni Zanasi e Gianfranco Albano), e in Il segreto dell'acqua (Renato De Maria). Attualmente sta lavorando a La Cativìssima (Epopea di Toni Sartana), prima commedia di una trilogia, preparata per il Teatro Stabile del Veneto per la stagione 2015-2016. “L’idea è quella di creare l’epopea di un personaggio surreale e fuori dagli schemi, Toni Sartana, appunto, il quale non ha mezzi termini, non ha remore morali, è totalmente ignaro di ciò che significa correttezza”. http://www.natalinobalasso.net/
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Franco Bernini è regista, sceneggiatore e scrittore. Allievo di Age, ha scritto i soggetti e le sceneggiature di numerosi film, tra i quali Notte italiana, Un’altra vita e La lingua del santo di Carlo Mazzacurati, Il portaborse e Domani accadrà di Daniele Luchetti, A casa nostra con Francesca Comencini, Chiedi la luna con Giuseppe Piccioni, Sud di Gabriele Salvatores. Nel 1997 ha esordito nella regia con il film Le mani forti, che ha ottenuto la nomination come migliore opera prima ai David di Donatello, ai Globi d'oro ed ai Nastri d’argento, ha vinto una Grolla d’oro alla sceneggiatura, è stato al Festival di Cannes, nella sezione della Semaine de la critique e a numerosi altri festival. Ha pubblicato racconti ed un romanzo, La prima volta. Dal 2010 è docente responsabile dei corsi di sceneggiatura del Centro Sperimentale di Cinematografia – Scuola Nazionale di Cinema. Tra gli ultimi lavori, le serie Tv Adriano Olivetti, la forza di un sogn" (2013) e Il paradiso delle signore (2015), Luisa Spagnoli (2016). Nel 2017 è uscito il suo romanzo “A ciascuno i suoi santi”.
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 Produttore e fondatore con Marco Paolini della padovana Jolefilm. Tra le sue ultime produzioni, Indebito, di Andrea Segre con Vinicio Caposella (2013) e I Sogni del Lago Salato, sempre di Segre (2015), e La pelle dell’orso (2016) di Marco Segato, dal romanzo di Matteo Righetto.
www.youtube.com/watch?v=ESfybOR45I0
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 Umberto Contarello (Padova, 1958). Sceneggiatore e scrittore. Laureato in filosofia, giunge a notorietà con la sceneggiatura di Marrakech Express di Gabriele Salvatores, scritta nel 1989 insieme ad Enzo Monteleone e a Carlo Mazzacurati. La collaborazione con Carlo Mazzacurati, passato nel frattempo alla regia, prosegue con Il toro (1994), Vesna va veloce (1996), La lingua del santo (2000). Collabora con registi quali Giuseppe Piccioni, Michele Placido. Per la televisione firma la sceneggiatura di La piovra 7 e il soggetto di La piovra 8, L'ispettore Coliandro e Rino Gaetano - Ma il cielo è sempre più blu. Dal suo romanzo (Una questione di cuore) viene tratto l'omonimo film di Francesca Archibugi. Per la sceneggiatura di This Must Be the Place (2011), scritta insieme al regista Paolo Sorrentino, vince nel 2012 il David di Donatello mentre del 2014 è il premio Oscar per La grande bellezza che conferma il sodalizio con Sorrentino con cui collabora anche per la serie The young pope, co-produzione internazionale finanziata da Sky plc, HBO e Canal+ e trasmessa nell’ottobre 2016 dal canale satellitare Sky Atlantic.
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 Claudio Cupellini (Camposampiero-PD, 1973). Regista e sceneggiatore, esordisce nel 1999 col cortometraggio Le diable au vélo. Dopo aver realizzato un episodio del film 4-4-2 - Il gioco più bello del mondo (2006), firma nel 2007 Lezioni di cioccolato. Nel 2010 Una vita tranquilla ottiene tre candidature ai David di Donatello 2011. Nel 2014 partecipa alla realizzazione della serie televisiva Gomorra trasposizione dell'omonimo romanzo di Roberto Saviano. È attualmente nelle sale il suo ultimo film, Alaska.
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 Giovanni Diamanti, consulente e analista politico, è co-fondatore e managing partner di Quorum. Ha lavorato a diverse campagne elettorali, tra cui quelle di Debora Serracchiani, Umberto Ambrosoli e Pippo Civati. È stato collaboratore di Demos & Pi ed è socio di AICOP – Associazione Italiana Consulenti Politici e di Public Affairs. Ha curato per il quotidiano Europa Spin Factor – 10 storie di successo.
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 Ilvo Diamanti (Cuneo 1952). Sociologo, politologo e saggista. Professore ordinario di Scienza Politica nella Facoltà di Sociologia dell'Università di Urbino, al cui interno: ha fondato e dirige il Laboratorio di Studi Politici e Sociali (LaPolis). E' presidente del Master in Tecnici di politiche territoriali: tra regione ed Europa. Dirige il Corso di formazione e aggiornamento professionale in Sondaggi, media e democrazia. Analisi dell'opinione pubblica in ambito istituzionale e politico. Insegna Scienza politica e Sociologia Politica al corso di LT in Sociologia e Identità politica e scelta di voto alla LS in Sociologia: identità, memoria e mutamento sociale. E' stato coordinatore del Dottorato di ricerca in Sociologia dei fenomeni culturali e dei processi normativi (dal 2001 al 2003). E' stato direttore scientifico dells Fondazione Nord Est di Venezia (dal 1999 al 2003).Ha la responsabilità scientifica di Demos & Pi. Di Vicenza, per il quale cura indagini periodiche sulla società italiana, tra cui osservatori come Gli italiani e lo stato e Il capitale sociale degli italiani. Sul quotidiano la Repubblica tratteggia "Mappe" della politica e della società italiana. Tiene, da alcuni anni, seminari e corsi presso l'Ecole Doctorale di Paris II, Panthéon-Assas. E' membro del comitato scientifico ed editoriale delle riviste : Rassegna Italiana di Sociologia, Rivista Italiana di Scienza Politica, Political and Economic Trends, liMes, Sviluppo locale, Economia e Società Regionale, Critique Internationale
http://www.uniurb.it/lapolis/ricerca/diamanti.php
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 Sceneggiatrice, nasce a Bari nel 1962. Si diploma in sceneggiatura presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel 1987. L’anno successivo si laurea in Lettere con tesi in Storia e Critica del Cinema, presso La Sapienza di Roma.
Ha lavorato con Silvio Soldini: Il comandante e la cicogna, Giorni e nuvole, Brucio nel vento, Pane e tulipani. Con Carlo Mazzacurati: La sedia della felicità, La passione, La giusta distanza, L’amore ritrovato. Con Francesca Archibugi: Lezioni di volo. Con Cristina Comencini: Quando la notte. Tiene lezioni di sceneggiatura presso lo Ied di Milano.
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 Gloria Malatesta, sceneggiatrice. Al cinema lavora con registi come con Peter del Monte (Nessuno mi pettina bene come il vento, 2013, Controvento, 2000, Compagna di viaggio, 1996)e Francesca Archibugi (Verso sera, 1990, e Mignon è partita, 1988). Per la televisione, collabora a Giuseppe Moscati: l’amore che guarisce (2007), alle serie Raccontami (2006) e Le ragioni del cuore (2002).
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 Lorenzo Mattotti (Brescia, 1954) è fumettista e illustratore italiano. Nel 1981 la rivista Alter Alter, diretta da Oreste del Buono pubblica il suo primo lavoro, Incidenti. Il supplemento della medesima rivista, gestito con il gruppo Valvoline composto con altri disegnatori bolognesi, accoglie altri suoi lavori tra cui Fuochi. Nel 1988 per la parigina Albin Michel esce Labirinti, pubblicato poi in Italia da Hazard Edizioni. Del 1990 sono le illustrazioni di Pinocchio per l'edizione Rizzoli. La sua attività spazia dall'editoria, al campo della pubblicità, ottenendo prestigiosi riconoscimenti internazionali . Conta variegate collaborazioni, tra queste, quella con scrittore Claudio Piersanti per Stigmate (1999), volume pubblicato in Francia da Seuil, quindi in Italia da Einaudi. Tra i suoi lavori più recenti, il volume illustrato Vietnam (2014) per la collana “Travel Book” di Louis Vuitton. Disegna il manifesto ufficiale del Festival di Cannes (2000). Nel 2004 realizza è i segmenti di collegamento fra i tre episodi del film Eros, di Michelangelo Antonioni, Wong Kar-wai e Steven Soderbergh. Seguono il film d'animazione collettivo Peur(s) du noir (2007) e le collaborazioni per il film-TV di Charles Nemes Il était une fois... Peut-être pas (2012) e per il film d’animazione Pinocchio (2013) di Enzo D’Alò. Nel 2006 il regista Renato Chiocca gli dedica un film documentario, Mattotti. Sito ufficiale http://www.mattotti.com/
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 Nato a Gorizia nel 1967, intraprende studi di recitazione alla Civica accademia d'arte drammatica Nico Pepe di Udine, per poi trasferirsi a Roma dove si diploma nel 2005 al Centro sperimentale di cinematografia. Tra i suoi primi lavori, Stanza 21 si aggiudica la menzione della giuria del Festival Internazionale del Cinema di Belgrado. Lavora come assistente di Roberto Dordit nel film Apnea e per vari programmi televisivi di emittenti nazionali. Del 2013 il lungometraggio Zoran, il mio nipote scemo selezionato alla 70ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nell'ambito della Settimana Internazionale della Critica, dove vince il Premio del Pubblico RaroVideo.
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 Marco Paolini (Belluno, 1956). Drammaturgo, regista, attore, scrittore e produttore, lavora in ambito teatrale e cinematografico. Autore e interprete di un repertorio ascrivibile al cosiddetto teatro civile, fino al 1994 ha lavorato in vari gruppi teatrali: dal Teatro degli Stracci, a Studio 900 di Treviso, al Tag Teatro di Mestre, al Laboratorio teatro settimo, con cui realizza Adriatico (1987), il primo della serie degli Album. Negli anni novanta inizia a collaborare con la Cooperativa Moby Dick - Teatri della Riviera con cui realizza Il racconto del Vajont, vincitore del Premio Speciale Ubu (1995) per il Teatro Politico, del Premio Idi per la migliore novità italiana (1996). La trasmissione televisiva sulla tragedia del Vajont, trasmessa da Rai 2 in diretta dalla diga del Vajont il 9 ottobre 1997, anniversario del disastro, ottiene l'Oscar della televisione per il miglior programma dell'anno. Seguono Appunti foresti, Il milione - Quaderno veneziano di Marco Paolini e i Bestiari. Dal 1999 Paolini autoproduce i suoi progetti teatrali, editoriali e cinematografici attraverso l'attività della Società JoleFilm. In ambito cinematografico, tra le sue ultime partecipazioni, il film di Marco Segato, La pelle dell’orso (2016), dall’omonimo romanzo di Matteo Righetto. Sito Ufficiale: http://www.jolefilm.com/ Sito Ufficiale: http://www.jolefilm.com/
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 Angelo Pasquini (Roma, 1º maggio 1948)
Fondatore delle riviste satiriche Zut e Il Male, di cui è stato anche vicedirettore, dalla fine degli anni ottanta si è completamente dedicato all'attività di sceneggiatore cinematografico e televisivo, arrivando anche alla regia con il dramma carcerario Santo Stefano (1997), presentato alla Mostra del Cinema di Venezia.
Ha insegnato Teoria e tecnica della sceneggiatura presso la Facoltà di lettere e filosofia della Sapienza. Tiene un laboratorio di sceneggiatura al Centro Sperimentale di Cinematografia e all'università di Padova. È stato giurato del Premio Solinas. Nel 2013, assieme a Roberto Andò, è stato premiato con il David di Donatello per la migliore sceneggiatura, il Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura e il Ciak d'oro alla migliore sceneggiatura, per il film Viva la libertà.
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 Marco Pettenello, sceneggiatore, è nato a Padova nel 1973. È cresciuto professionalmente con Carlo Mazzacurati, con cui ha scritto La lingua del Santo, La giusta distanza La passione, il documentario Sei Venezia e La sedia della felicità. Ha scritto con Andrea Segre le sceneggiature di Io sono Li e La prima neve, ha lavorato a Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini, all’ambiziosa commedia Missione di pace di Francesco Lagi, all’opera prima di Matteo Oleotto, Zoran il mio nipote scemo, e a quella di Duccio Chiarini, Short Skin. Ha vinto il premio Solinas nel 2007 con Nudi alla meta, scritto con Andrea Prandstraller. Ha vissuto in Gran Bretagna, in Spagna e in Argentina. Ha tradotto dall’inglese un romanzo di Thomas Hardy e uno di Robert Louis Stevenson. Ha lavorato per la tv italiana e francese. È tra i fondatori del Kino, piccola sala di qualità a Roma. Tiene un laboratorio di sceneggiatura presso l’Università di Roma Tre e uno alla Cineteca di Bologna, ha tenuto corsi per OffiCine a Milano, Bottega Indipendente a Padova, Officine Mattoli a Tolentino (Mc) e il Salone del Libro di Torino.
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 Nato a Canzano nel 1954 è scrittore e sceneggiatore. Come sceneggiatore ha collaborato, tra gli altri, con registi quali Carlo Mazzacurati (Sei Venezia, La giusta distanza, L’amore ritrovato, L’estate di Davide, Vesna va veloce), Riccardo Milani (Piano, solo) e Maurizio Sciarra (Quale amore). Scrive sceneggiature per serie e fiction televisive È direttore responsabile de «La rivista dei libri». Col romanzo Luisa e il silenzio ha vinto il Premio Viareggio.
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 Marco Segato (Padova, 1973) è laureato in Lettere all’Università di Padova con una tesi su Martin Scorsese e ha frequentato il master di documentario presso la Scuola Civica di Cinema di Milano. Nel 2007 è stato assistente alla regia al film di Carlo Mazzacurati La giusta distanza. Per Jolefilm, casa di produzione con cui collabora da alcuni anni, ha realizzato nel 2007 il documentario Ci resta il nome con Mario Rigoni Stern, Andrea Zanzotto, Marco Paolini, Daniel Libeskind e nel 2008 il documentario Via Anelli. Lo stesso anno ha curato la regia video de Il sergente di Marco Paolini, e nel 2009 quella di Pensavo fosse Bach, concerto-spettacolo di Mario Brunello. Nel 2011 ha realizzato il film documentario Ora si ferma il vento e nel 2012 L’uomo che amava il cinema, presentato alle Giornate degli autori – 69. Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Collabora con l´Università IUAV di Venezia e cura la direzione artistica di Euganea Film Festival e di Detour, festival del cinema di viaggio. Del 2016 l’approdo al cinema di finzione con La pelle dell’orso, interpretato da Marco Paolini,tratto dal romanzo omonimo di Matteo Righetto. Selezionato per i David nella sezione regista esordiente, ha ottenuto numerosi riconoscimenti; tra questi il primo premio a Annecy Cinéma Italien 2016
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 Gino Ventriglia lavora come story editor per le più importanti case di produzione cinematografiche e televisive: tra le altre Rai Cinema, Tao 2, Cattleya, Eagle Pictures, Istituto Luce, Italian International Films, Bavaria. La sua esperienza internazionale comincia dalla formazione, conseguendo un Master in Belle Arti in Regia e Sceneggiatura alla University of Southern California di Los Angeles, e si consolida negli anni con l’attività di tutoraggio presso i programmi europei di consulenza e sviluppo di sceneggiature del TorinoFilmLab – Script&Pitch, FrameWork e Interchange – e ancora del Baltic Event, e del Jerusalem Film Lab. Svolge attività di docenza in “Teorie della drammaturgia e linguaggio cinematografico” presso il Centro Sperimentale di Cinematografia ed è accreditato in varie capitali europee come Pitch Trainer: insegna cioè come esporre nel modo più sintetico ed efficace possibile il proprio progetto televisivo o cinematografico. Come sceneggiatore e produttore, ha lavorato nella televisione italiana alla creazione e sviluppo di film e serie, tra cui Squadra speciale scomparsi, Una donna per amico e Un posto al sole. Per il cinema, ha firmato la sceneggiatura di tre film, tra cui Arrivederci amore, ciao (2005), regia di Michele Soavi. Ha curato l’edizione italiana di vari testi di cinema: Dancer in the Dark (minimum fax, Roma 2000), I tre usi del Coltello – scritti teorici di David Mamet (minimum fax, Roma 2002), Il cinema oltre le regole di Jeff Rush e Ken Dancyger (Rizzoli, 2000). Dal 1994 fa parte della redazione della rivista Script.
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 Nasce a Livorno nel 1964. Frequenta il corso di sceneggiatura al Centro sperimentale di cinematografia; tra i suoi insegnanti, Furio Scarpelli con il quale avvia un’intensa collaborazione partecipando alla sceneggiatura di Tempo di uccidere (1989, di Giuliano Montaldo dal romanzo di Ennio Flaiano). Tra la fine degli anni ottanta e i primi anni novanta, Virzì partecipa intensamente alla scrittura di scenografie (tra queste, Turné, diGabriele Salvatore). Debutta alla regia nel 1994 con La bella vita, selezionato alla Mostra del cinema di Venezia e premiato con il Ciak d'oro, il Nastro d'Argento e il David di Donatello nella categoria "Migliore Regista Esordiente". I film successivi rinnovano l’attenzione nazionale e internazionale, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra i quali per la sceneggiatura. Tra i film più recenti, Il capitale umano (2014), riadattamento di un romanzo dello scrittore statunitense Stephen Amidon, riceve diciannove candidature ai David di Donatello 2014, e ne vince sette; vince inoltre sei Nastri d'Argento, quattro Ciak d'Oro e il Globo d'Oro della Stampa estera come miglior film italiano dell'anno. Nel 2016 firma regia e sceneggiatura del pluripremiato La pazza Gioia.
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Il giorno martedì 12 novembre a Padova (ore 21:00 CINEMA REX - Via Sant'Osvaldo 2, 35127 Padova), si svolgerà la presentazione del film documentario "LA MONTAGNA INFRANTA" realizzato dagli studenti della Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo e della produzione multimediale e della Scuola di Specializzazione in Produzioni Multimediali dell'Università degli Studi di Padova.
L'Ingresso è gratuito sino ad esaurimento posti. Prenotazione vivamente consigliata entro sabato 9 novembre, scrivendo a: giulia.sterrantino@gmail.com.
Scarica la locandina dell'evento.
Sinossi del documentario
Alla fine degli anni 50 viene costruita la diga sul torrente Vajont, un territorio con gravi problemi geologici: una sfida dell’uomo alla natura dettata da interessi economici. Gli abitanti del luogo, montanari attenti al rispetto della loro terra, evocarono i pericoli durante tutto il periodo di costruzione, ma la loro denuncia rimase inascoltata.
Tina Merlin fece sua questa battaglia in nome del buon senso della gente comune. La Merlin è protagonista di questo documentario insieme al regista Luigi Di Gianni che, alla fine del 1963, girò le immagini di repertorio di cui questo video si nutre.
Nel 2013 Di Gianni è ritornato negli stessi luoghi segnati dalla morte di circa 2000 persone, e di quanti successivamente, logorati dalla perdita di affetti e di beni materiali, sono prematuramente scomparsi.
Questo documentario vuole essere un monito perché la memoria di tale tragedia sia ricordata come una prevaricazione dei diritti umani, perché il rispetto per la vita deve essere un valore che trascende ogni interesse economico e politico.
La Montagna Infranta è un video dedicato ai giovani di ogni Paese, perché simili catastrofi non debbano mai più ripetersi.
La S.V. è invitata a partecipare alla conferenza stampa e presentazione del film documentario "LA MONTAGNA INFRANTA" di Mirco Melanco
Mercoledì 4 settembre 2013, ore 13,00 presso lo spazio Regione Veneto - Hotel Excelsior - Lido di Venezia (70.Mostra del Cinema) alla presenza del regista, di collaboratori e di promoter.
Il film cortometraggio è stato realizzato, con la supervisione di Federico Massa, per il 50° anniversario della catastrofe del Vajont (9 ottobre 1963) insieme agli studenti del DAMS e della Magistrale e Specializzazione in Produzioni Multimediali dell'Università di Padova, in collaborazione e prodotto con L’Associazione Culturale Gooliver e il Dipartimento dei Beni Culturali: Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica dell'Università degli Studi di Padova. Con il patrocinio di: Fondazione Vajont50, Regione del Veneto, Comitato dei superstiti del Vajont, ISBREC, Associazione Culturale Tina Merlin e AAMOD.
Soggetto, sceneggiatura e regia: Mirco Melanco
Sceneggiatura: Federico Massa, Enrico Colelli, Michele Fornelli e Susanna Norbiato
Interpreti principali: Tina Merlin e Luigi Di Gianni
Consulenza storica: Italo Filippin
Musiche: Danilo Bellon con supervisione di Roberto Calabretto
Canto: Claudia Zarantonello (soprano) ed Erika Gemin (soprano)
Mantra Healing Tibetano: Marzia Da Rold
Disegni: Romina Zanon
Animazioni: Tommaso Brugin e Giulia Scalfi con la supervisione di Raffele Luponio
Montaggio e aiuto regia: Michele Fornelli, Enrico Colelli e Susanna Norbiato
Assistente al montaggio: Mattia Beraldo
Organizzazione e segreteria: Giulia Sterrantino
Testi: Mirco Melanco, Elena Erissini e Francesca Richiedei
Sinossi: LA MONTAGNA INFRANTA è un film principalmente rivolto ai bambini di tutto il mondo, perché non si dimentichi che le catastrofi naturali sono troppo spesso provocate dall’uomo per soddisfare interessi economici senza il minimo rispetto per la natura e per le vite umane. Sono protagonisti della storia la giornalista Tina Merlin e il filosofo esistenzialista e regista Luigi Di Gianni, che alla fine del 1963 registrò le testimonianze di alcuni superstiti della catastrofe. Dopo cinquant’anni Di Gianni è tornato sui luoghi in cui girò il suo film d’inchiesta e LA MONTAGNA INFRANTA si nutre delle sue riflessioni insieme a ricostruzioni animate e a suoni che appartengono a una colonna sonora originale studiata per sottolineare la sofferenza delle immagini, trasformate anche in disegni che interpretano il profondo dolore, il lutto per le oltre 2000 vittime e la insostenibile afflizione dei sopravvissuti che hanno perso sia affetti sia beni personali.
Per informazioni: cel. 348-4466420 – mail: giulia.sterrantino@gmail.com
"INCONTRI CON LA GENTE DI CINEMA" (4. edizione 2013)
Centro regionale di Cultura Veneta Paola di Rosa Settembrini
via Carducci 32 Venezia - Mestre
In allegato la locandina del programma delle due giornate di studio (8 maggio e 15 maggio) sul tema "Il CINEMA DOCUMENTARIO ETNOLOGICO IERI, OGGI, DOMANI" organizzate in collaborazione con la Regione del Veneto, il Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell'arte, del cinema e della musica dell'Università degli Studi di Padova, il corso di Cinematografia documentaria e il Laboratorio di videoscrittura del DAMS.
IL CINEMA DOCUMENTARIO ETNOLOGICO IERI, OGGI, DOMANI
Docente e moderatore: Mirco Melanco
MERCOLEDI' 8 MAGGIO 2013
- dalle ore 10.00 alle ore 13.00
incontro con: Alessandro Anderloni – direttore “Film Festival della Lessinia”, Fabio Gemo – direttore “ETNOFILMfest”, Marco Segato – regista e direttore “Euganea Film Festival”, Stefano Missio – regista e direttore del portale di cinema “ildocumentario.it”
- dalle ore 15.00 alle ore 18.00
incontro col regista Luigi Di Gianni e presentazione di due documentari sul Vajont girati nel 1963
MERCOLEDI' 15 MAGGIO 2013
- dalle ore 10.00 alle ore 13.00
incontro con Chiara Andrich – regista, Rossella Piccinno – regista e artista multimediale, Giovanna Taviani – regista e direttore artistico “Salina Docfest”
Gianluca Sciannameo – giornalista, critico cinematografico e direttore del “Levante International Film Fest”.
- dalle ore 15.00 alle ore 18.00
incontro con la regista Cecilia Mangini
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ingresso libero - per informazioni tel. 041-2794333
Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Scarica la locandina dell’evento.
Il Direttore del Dipartimento
prof. G. Valenzano
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