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RESPONSABILE SCIENTIFICO: Prof.ssa Monica SALVADORI
REFERENTE: Dott. Luca ZAMPARO
Il Laboratorio “Archaeological Materials Authentication” si rivolge agli studenti dei corsi triennali in Archeologia e Storia e tutela dei beni artistici e musicali, oltre che agli studenti dei corsi di laurea magistrale in Scienze Archeologiche e in Storia dell’Arte. Il corso prevede un programma multidisciplinare per lo studio del fenomeno del collezionismo, della falsificazione e delle principali modalità di autenticazione.
CONTENUTI
- Studio del fenomeno del collezionismo
- La figura del collezionista e il mercato dell’arte
- Studio del fenomeno della falsificazione
- Commercio, tutela e reati contro i beni culturali
- Introduzione allo studio della ceramica archeologica
- Cenni di iconografia classica
- Tecniche di autenticazione dei beni culturali
- Nuove tecnologie applicate ai beni culturali
- Valorizzazione e promozione del patrimonio culturale
- Introduzione alla museologia e museografia
PERIODO DI SVOLGIMENTO: novembre 2018 - maggio 2019 (sarà prevista una pausa in coincidenza della sessione invernale di esami)
CREDITI: 6 CFU
FREQUENZA: obbligatoria (minimo: 75%)
INCONTRI: un incontro settimanale - pomeridiano (2/3 ore)
ISCRIZIONI
Entro il 12 novembre 2018 mediante invio a progettomemo@unipd.it del curriculum vitae et studiorum (riferimenti, numero di matricola, esami svolti e votazioni ottenute, esperienze in ambito culturale) e lettera motivazionale (per gli studenti iscritti dal secondo anno dei corsi di laurea triennale e per i frequentanti i corsi di laurea magistrali). Gli studenti del primo anno dovranno inviare esclusivamente una lettera motivazionale (indicando il voto di diploma conseguito, il numero di matricola, eventuali esperienze in ambito culturale).
Progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell'ambito del Bando Progetti di Eccellenza 2017
Mercoledì 24 ottobre 2018, alle ore 10.00, presso l'Aula Diano del Palazzo Liviano, si inaugurerà l'A.A. 2018/2019 della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Università di Padova.
L'evento prevede la presentazione dei programmi dei corsi da parte dei singoli docenti, degli orari delle lezioni e un intervento della Dott.ssa Caterina Bon Valsassina, Già Direttrice Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio MIBAC, dal titolo "Il futuro dell’archeologia in Italia dopo la riforma del Ministero per i Beni e le Attività Culturali".
Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Scarica la locandina dell’evento.
Il Direttore della Scuola
prof. M. Cupitò
Il Direttore del Dipartimento
prof. J. Bonetto
Tutti gli studenti dei Corsi di Laurea in Archeologia e in Scienze Archeologiche interessati a conseguire l'attestato di superamento del corso sulla sicurezza nei cantieri archeologici sono invitati a seguire scrupolosamente la seguente procedura:
1)Sostenere il modulo di formazione generale sulla sicurezza, collegandosi al portale elearning unipd https://elearning.unipd.it/formazione/ , cliccare su Area Sicurezza > FORMAZIONE GENERALE > CORSO BASE SULLA SICUREZZA: “FORMAZIONE GENERALE” (Base 4h) > approvazione scheda programmatica > iscrivimi in questo corso > iscrivimi > flaggare Approvato > Salva la mia scelta.
Al termine della prova ricordarsi di stampare l'attestato.
PER CHI NON FOSSE IN POSSESSO DI CREDENZIALI SSO SI PREGA DI RIVOLGERSI ALLA SEGRETERIA DIDATTICA (michela.milanato@unipd.it)
2) Seguire in aula la parte specifica del corso per la sicurezza dedicata alle attività di scavo archeologico.
A questo proposito, per tutti gli studenti che avranno superato il modulo di formazione generale sulla sicurezza, il Dipartimento dei Beni Culturali organizza un corso specifico sulla sicurezza nei cantieri archeologici il giorno 24 Novembre 2018 alle ore 9.00 presso l'aula N del Liviano.
Per partecipare gli studenti dovranno esibire l'attestato di superamento del modulo di formazione generale.
Si ricorda che l'attestato di superamento del corso sulla sicurezza nei cantieri archeologici è requisito imprescindibile per la partecipazione agli scavi dell’Università di Padova ed è richiesto anche per partecipare a scavi archeologici organizzati da altri Atenei.
Si ricorda inoltre che per gli studenti già in possesso di attestato relativo a corsi sulla sicurezza effettuati gli anni precedenti, non è necessario ripetere il corso.
Per ogni informazione sui corsi sulla sicurezza si prega di rivolgersi alla Segreteria Didattica: michela.milanato@unipd.it.
Iscrizione obbligatoria tramite e.mail alla segreteria didattica
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Empowering reuse of digital cultural heritage in context-aware crosscuts of European history
Il progetto e le sue finalità
Da marzo 2016 l’Università degli Studi di Padova, attraverso il Dipartimento dei Beni Culturali: Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica, è partner del progetto europeo "Crosscult: Empowering reuse of digital cultural heritage in context-aware crosscuts of European history", finanziato dall’Unione Europea all’interno del programma di innovazione e ricerca Horizon 2020 (Grant Agreement No 693150).
Nello specifico il progetto si inserisce nell’asse “Reflective Societies: Cultural Heritage and European Identities” e si propone di stimolare un cambiamento nella percezione della Storia da parte dei cittadini europei. Attraverso lo sviluppo di tecnologie e app, il progetto vuole creare degli strumenti utili ad abbattere i confini tra stati e culture per aiutare i cittadini europei ad apprezzare un passato e un presente comune in modo più consapevole e partecipato. I risultati del progetto non saranno fine a se stessi, ma rappresenteranno dei modelli da applicare nell’ambito dei Beni Culturali attraverso un dialogo fra esperti di ambiti differenti - ricercatori, specialisti in studio e promozione dei Beni culturali, professionisti nel campo dell'informatica e delle telecomunicazioni, al fine di promuovere strategie di collaborazione e di elaborazione di metodologie foriere di nuovi orizzonti di ricerca.
Alcuni numeri relativi al progetto:
• durata del progetto: 3 anni (2016-2019);
• finanziamento: oltre 3,5 milioni di Euro;
• partner: 11 enti coinvolti (Lussemburgo, Spagna, Grecia, Regno Unito, Malta, Francia, Italia);
• partner associati: 15 enti coinvolti (città, organizzazioni non governative e piccole e medie imprese);
• 4 progetti pilota attivati a Londra, Lugo, Chaves, Epidauro, Montegrotto Terme, Tripoli, Lussemburgo, La Valletta.
I partner del progetto
Al progetto CrossCult partecipano Università europee, Istituti e Centri di ricerca, nonché Enti museali e privati preposti alla divulgazione dei Beni Culturali.
- Luxembourg Institute of Science and Technology (LIST) (Lussemburgo)
- Centre Virtuel de la de la Connaissance sur l'Europe (CVCE) (Lussemburgo)
- Universidad de Vigo (UVIGO) (Spagna)
- University of Peloponnese (UOP) (Grecia)
- University College London (UCL) (Regno Unito)
- Universita ta Malta (UOM) (Malta)
- Centre National de la Recherche Scientifique (CNRS) (Francia)
- Technologiko Ekpaideftiko Idryma Athinas (TEI-A) (Grecia)
- The National Gallery (NG) (Regno Unito)
- GVAM Guías Interactivas S.L. (GVAM) (Spagna)
- Università degli Studi di Padova (Italia)
La struttura del progetto
Il progetto si sviluppa attraverso quattro assi di ricerca principali:
- Stimolare la riflessione sulla storia europea secondo una visione complessiva piuttosto che localistica e settoriale.
- Fornire strumenti facili da usare ed economicamente vantaggiosi per sviluppare applicazioni commercializzabili, che integrino tecnologie sviluppate e personalizzate durante il progetto, attraverso la piattaforma CrossCult.
- Aprire le attività di ricerca e sviluppo al mondo esterno attraverso un approccio di 'Living Lab', in modo da osservare in tempo reale il processo sperimentale e valutativo ed integrare ciclicamente i feedback esterni.
- Produrre strumenti immediatamente utilizzabili che abbiamo un impatto pratico ed un risultato tangibile non solo sul mondo reale, ma anche sull'immaginario individuale.
I progetti-pilota
Per sviluppare e sperimentare le nuove tecnologie sono stati individuati quattro progetti pilota (pilot), che sono stati concepiti a partire da diverse tipologie di luoghi, contesti e manufatti legati alla Storia e ai Beni culturali europei
Pilot 1
Attraverso la ricca collezione di opere d'arte della National Gallery di Londra (UK) verranno proposte connessioni tecniche, tematiche e semantiche tra persone, luoghi ed eventi che attraversano il tempo e i confini degli stati europei.
Pilot 2
I siti archeologici di Lugo (ES), Chaves (PT), Montegrotto Terme (IT) ed Epidauro (GR), caratterizzati da insediamenti antichi dove l'acqua era percepita come curativa e sacra, costituiranno le occasioni per evidenziare gli aspetti transfrontalieri della Storia, attraverso molteplici collegamenti.
Pilot 3
All’interno del Museo Archeologico di Tripoli (GR) si è cercherà di rinnovare il vecchio allestimento creando un nuovo percorso museale che racconti gli aspetti sociali, religiosi e di vita quotidiana delle società antiche, attraverso una rilettura degli oggetti esposti.
Pilot 4
Negli spazi aperti delle città di La Valletta (MT) e Lussemburgo (LU) verranno creati percorsi conoscitivi sulle testimonianze della migrazione greca; tale tematica, che a prescindere dal caso specifico, risulta quanto mai contemporanea ed emotivamente coinvolgente, offrirà l’occasione al grande pubblico per rivisitare il Passato allo scopo di guardare il Presente con occhi diversi.
Il ruolo dell’Università degli Studi di Padova
Il Dipartimento dei Beni Culturali prende parte attivamente al progetto grazie al coinvolgimento della prof.ssa P. Zanovello e della dott.ssa M. Bassani, con la collaborazione della prof.ssa E. F. Ghedini, del dott. M. Marcato e della dott.ssa C. Zanetti. Il team dell’Università di Padova fornisce un contributo significativo negli aspetti gestionali e manageriali (la dott.ssa M. Bassani fa parte dello Steering Committee del progetto) e, grazie alla pluridecennale attività di scavo e ricerca presso l’area termale delle antiche Aquae Patavinae, il team ricopre un ruolo fondamentale nello sviluppo del pilot 2 attraverso uno stretto lavoro di squadra con gli altri partner coinvolti in questo progetto pilota.
Nello specifico il gruppo di lavoro di Padova è stato coinvolto attivamente per quanto concerne:
- l’elaborazione di una metodologia di lavoro interdisciplinare e condivisa, che ha visto archeologi relazionarsi con esperti nel campo dell’ingegneria delle telecomunicazioni e dell’informatica;
- la focalizzazione delle tematiche comuni da sviluppare all’interno del pilot 2 nell’arco dei tre anni;
- lo sviluppo del sistema concettuale che sta alla base della struttura ontologica necessaria all’elaborazione degli algoritmi dell’applicazione informatica;
- la creazione di mappe concettuali, che permettono di stabilire connessioni tra argomenti, oggetti e luoghi tra loro omogenei ma topograficamente distanti;
- l’elaborazione e scrittura di racconti relativi ai vari siti, che rappresentano il punto di partenza per la conoscenza del mondo antico e di fatto l’interfaccia tra l’utente e la Storia;
- la partecipazione allo sviluppo dell’applicazione e alle attività di experiment;
- la sperimentazione e valutazione sul grande pubblico di questi nuovi strumenti informatici.
Come anticipato nella parte introduttiva, il focus del pilot 2 è dedicato allo sfruttamento della risorsa idrica in età antica e significativamente del termalismo antico e più in generale del rapporto tra l’uomo e la salute in età romana. In quest’ottica il lavoro è stato sviluppato in modo da indurre il fruitore a riflettere sulla tematica in maniera trasversale attraverso varie tipologie di fonti, e contemporaneamente a scoprire gli elementi che accomunano luoghi così distanti geograficamente tra loro ma così vicini su un piano culturale, nell’ottica di una visione della Storia transfrontaliera propria del progetto.
Per avvicinare il grande pubblico a questo particolare aspetto del mondo antico, sono stati elaborati alcuni racconti di facile comprensione (storytelling), ambientati nei vari siti archeologici del pilot 2. Tali racconti sono inseriti in un gioco basato su domande e risposte e realizzato attraverso una applicazione informatica. In questo modo si cerca di coinvolgere in modo dinamico l’utente nella scoperta della Storia, affiancando la divulgazione di contenuti storico-archeologici forniti dai ricercatori di settore ad un'applicazione informatica elaborata dai ricercatori di area scientifica: in tale maniera, ad un racconto tradizionale del mondo antico corrispondono gli algoritmi informatici, necessari per lo sviluppo dell’applicazione.
I racconti presentati sono il frutto di un lavoro di studio attento, condotto in varie fasi. Il primo passo è stato la focalizzazione dei temi legati allo sfruttamento delle acque termominerali, attorno ai quali far ruotare il racconto e dai quali poi sviluppare una serie di sottotemi più specifici. Gli argomenti sono poi stati strutturati secondo mappe concettuali, con il duplice scopo di organizzare il lavoro e di fungere da base per l’applicazione informatica.
In seguito i racconti sono stati sviluppati in maniera tale da consentire all'utente di vivere un'esperienza immersiva attraverso un racconto divertente e curioso. La narrazione è stata pensata in sei step che portano progressivamente a scoprire il sito sia nei suoi aspetti naturali (paesaggio, risorsa termominerale), sia nelle azioni antropiche (strutture, infrastrutture, manufatti mobili). In ogni step vengono individuate parole chiave, cui è collegata una galleria di immagini che facilitano l'utente nella scoperta dei manufatti e delle strutture antiche. I racconti sono stati costruiti partendo da solide basi scientifiche e dai dati archeologici reali, in maniera tale da offrire una più ampia riflessione e conoscenza dei molteplici aspetti della storia e della vita quotidiana nel mondo antico legati alle acque termominerali e in generale all'idea di un'acqua salutifera. In particolare i racconti mirano a far conoscere all'utente elementi legati alla religione, alla società, all'architettura, alle attività ricreative, ai viaggi, nonché, in generale, al rapporto uomo/natura.
La promozione dell’attività del progetto
Tra i capisaldi del progetto c’è l’impegno a presentare il lavoro svolto alla comunità scientifica e ad interagire con i potenziali utenti futuri.
A tale scopo il team di Padova ha partecipato e parteciperà a convegni nazionali ed internazionali. Tra questi si segnala la presentazione dei primi step di lavoro sia al 23rd Annual Meeting of The European Association of Archaeologists (Maastricht, 30 agosto-3 settembre 2017), sia alla IX riunione scientifica della SISTUR dal titolo “Turismo: economia, sostenibilità, territorio e cultura. In cammino verso le smart destinations” (Pistoia, 16-17 novembre 2017); we have also participated to the “AVI 2018 International Conference on Advanced Visual Interfaces” (Castiglione della Pescaia, Italy, May 29th –June 1st, 2018).
Inoltre, nel prossimo anno del progetto (marzo 2018-febbraio 2019) l’applicazione informatica sarà presentata al pubblico attraverso incontri mirati per una verifica e un confronto con gli utenti di quanto realizzato. In un’ottica di living lab si cercherà di recepire i feedback utili al miglioramento dell’applicazione e della piattaforma informatica appositamente realizzata, anche attraverso l'organizzazione di un workshop internazionale (Padova, 11 ottobre 2018): in esso verranno coinvolti i partner del progetto che esporranno obiettivi, metodi e risultati del progetto, studenti dell'Università di Padova chiamati a testare le app, potenziali stakeholders interessati agli aspetti di business per la promozione dei beni culturali mediante tali applicazioni.
Il Meeting di ottobre a Montegrotto
Seguendo lo spirito del progetto che cerca di unire le persone e la Storia, attraverso i luoghi e le tecnologie, l’Università di Padova ha promosso e organizzato uno dei periodici meeting del gruppo di lavoro a Montegrotto Terme. Ad ottobre 2017 la cittadina termale, a pochi chilometri da Padova, ha ospitato per tre giorni una trentina di membri del progetto provenienti da tutta Europa.

L’incontro si è tenuto presso l’Hotel Millepini ed è stata l’occasione per fare il punto sullo stato di avanzamento del progetto, per condividere insieme le opinioni sui risultati raggiunti e fissare i passi successivi.

Il meeting ha consentito di far visitare ai partner europei l’area archeologica di via Scavi a Montegrotto Terme. Le antiche vestigia romane delle vasche per le cure termali e del piccolo teatro sono la testimonianza tangibile del passato termale della cittadina e sono state scelte all’interno del pilot 2 come termine di confronto con le terme salutifere di età romana di Lugo in Spagna e di Chaves (Aquae Flaviae) in Portogallo e del santuario di Asclepio ad Epidauro. È stata organizzata inoltre una visita a Palazzo Bo, sede prestigiosa dell'Università di Padova, che custodisce testimonianze significative dell’antica storia dell’ateneo patavino e della sua congenita vocazione internazionale.

La collaborazione al progetto CrossCult rappresenta per il Dipartimento dei Beni Culturali un’importante opportunità per aprirsi a nuove reti di collaborazione di respiro internazionale e di continuare a lavorare sul mondo antico seguendo un approccio multidisciplinare, finalizzato a rendere semplice e di immediata comprensione il patrimonio culturale europeo.
Si avvisano gli utenti che i Laboratori di Archeologia rimarranno chiusi da mercoledì 1 a venerdì 31 agosto.
Le attività riprenderanno regolarmente lunedì 3 settembre.
prof.ssa Monica Salvadori
dott.ssa V. Mantovani, dott. L. Scalco, dott. S. Dilaria, dott.ssa E. Bridi
Periodo: 3 - 28 settembre 2018 (turno unico)
Disponibilità: 9 posti
Lo scavo è riservato a studenti del Corso di Laurea triennale in Archeologia, a studenti della Laurea magistrale in Scienze Archeologiche, a Specializzandi in Beni Archeologici e Dottorandi.Per partecipare allo scavo gli studenti dovranno raggiungere in forma autonoma la località sede dell’attività didattica, avere effettuato la visita medica presso il Servizio di Medicina Preventiva dei Lavoratori Universitari dell’Università di Padova, essere in possesso dell’attestato del Corso per la Sicurezza nei Cantieri Archeologici.
Per prenotare la visita medica e per informazioni sul Corso per la sicurezza si prega di rivolgersi alla sig.ra Michela Milanato (segreteria didattica): 049 8274573 - michela.milanato@unipd.it
Per richiedere la partecipazione, entro il 12 luglio 2018 è assolutamente necessario compilare il modulo di iscrizione tramite la piattaforma Moodle al seguente link:
https://elearning.unipd.it/scienzeumane/course/view.php?id=5622
La lista dei selezionati sarà pubblicata online il 16 luglio p.v.
L’incontro organizzativo con gli studenti selezionati è fissato per il giorno 30 luglio p.v. Orario e luogo della riunione verranno comunicati agli interessati via mail. Per gli studenti dei corsi di laurea triennale e magistrale, la partecipazione al turno di scavo corrisponde a 10 CFU.
“Preistoria e Protostoria” e “Archeologia del Veneto preromano”
(prof. M. Cupitò)
Dal 10 settembre al 5 ottobre 2018 si terrà l’11a campagna di indagini nel sito arginato della tarda età bronzo di Fondo Paviani, il central place della c.d. polity terramaricola delle Valli Grandi Veronesi, principale terminal dei traffici micenei e levantini nell’Alto Adriatico.
Direzione scientifica: prof. Michele Cupitò.
Periodo: dal 10 settembre al 5 ottobre 2018, con articolazione in 2 turni di 2 settimane ciascuno: 1° turno: 10-21 settembre 2018; 2° turno: 24 settembre-5 ottobre 2018. L’orario di lavoro sul campo è lunedì-venerdì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 17.30. La disponibilità minima richiesta è di due settimane, nel 1° o nel 2° turno.
Partecipanti: lo scavo è rivolto agli studenti dell’Università di Padova iscritti ai corsi di Laurea Triennale in Archeologia e Laurea Magistrale in Scienze archeologiche.
CFU: la partecipazione allo scavo darà diritto all’acquisizione di 5 CFU (per ogni turno).
Logistica: ai partecipanti saranno garantiti vitto e alloggio, mentre le spese di viaggio sono a carico dei singoli. Per partecipare allo scavo gli studenti devono avere effettuato la visita medica presso il Servizio di Medicina Preventiva dei Lavoratori Universitari dell’Università di Padova ed essere in possesso dell’attestato di partecipazione al Corso per la Sicurezza nei Cantieri Archeologici. Per prenotare la visita medica e per informazioni sul corso per la sicurezza si prega di rivolgersi alla sig.ra M. Mianato della Segreteria Didattica (michela.milanato@unipd.it; 0498274573). Sarà cura di ognuno dei partecipanti selezionati dotarsi di calzature antinfortunistiche e abbigliamento adeguato.
Programma di ricerca: L’obiettivo dell’intervento è quello di concludere lo scavo del Settore 2, posto al margine N-E dell’insediamento, contraddistinto da una sequenza stratigrafica che comprende: una prima fase di tipo abitativo con case su palafitta su impalcato aereo; una seconda fase di tipo produttivo con trasformazione in loco delle derrate cerealicole; una terza fase, immediatamente precedente l’abbandono del sito, verificatosi all’inizio del Bronzo finale, caratterizzata dalla presenza di campi o orti intra-sito. Compatibilmente con le esigenze di scavo verranno condotte, presso il Centro Ambientale Archeologico – Museo Civico di Legnago, le attività di laboratorio per il primo trattamento dei reperti rinvenuti sul campo.
Modalità di iscrizione: per candidarsi come operatori di scavo, si prega di inviare una mail all’indirizzo elisa.dallalonga@unipd.it con: 1) la lista degli esami con voti; 2) breve curriculum delle attività di campo o di laboratorio già effettuate; per gli studenti del Corso di Laurea Magistrale, si indichino anche i voti di laurea e l’argomento della tesi triennale e, se già assegnata, l’argomento della tesi magistrale. Saranno considerate valide soltanto le candidature pervenute all’indirizzo indicato entro e non oltre il 17 luglio 2018. Per tutti i candidati è previsto un breve colloquio conoscitivo che si terrà il giorno 20 luglio 2018 alle ore 9.30 nello studio del docente.
riservata a ricercatori a tempo determinato di cui all’art. 24 comma 3 lett. b) della Legge 30 dicembre 2010, n. 240 nel terzo anno del contratto triennale di lavoro subordinato a tempo determinato, stipulato con la medesima Università ed in possesso dell’Abilitazione Scientifica Nazionale ai sensi dell’art. 16 della Legge 30 dicembre 2010, n. 240, presso il Dipartimento dei Beni Culturali: archeologia, storia dell'arte, del cinema e della musica – DBC per il settore concorsuale 04/A1 – GEOCHIMICA, MINERALOGIA, PETROLOGIA, VULCANOLOGIA, GEORISORSE ED APPLICAZIONI (settore scientifico disciplinare GEO/09 - GEORISORSE MINERARIE E APPLICAZIONI MINERALOGICO-PETROGRAFICHE PER L'AMBIENTE ED I BENI CULTURALI) - Criteri
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Corso di Dottorato in storia, critica e conservazione dei Beni Culturali
Scuola di Specializzazione in Beni Storico-Artistici
Dal giorno giovedì 21 giugno 2018, presso la Sala delle Edicole (Arco Vallaresso), si terrà in Convegno Internazionale di Studi sul tema "DISEGNARE L’ANTICO,RIPROPORRE L’ANTICO NEL CINQUECENTO. Taccuini, copie e studi intorno a Girolamo Da Carpi".
“Disegnare l’antico” implica un approccio grafico specifico, ma anche una tipologia di raccolta dei materiali e speciali funzioni di questi suggerite via via nel corso del Cinquecento e successivamente nell’ambito dell’accademia. “Riproporre l’antico” indica la traduzione dell’antico in un linguaggio moderno ma fortemente allusivo, quello dell’assimilazione. Molte sono le indagini che possono scaturire da queste azioni e dalla loro combinazione.
Il convegno intende presentare ricerche in corso che suggeriscano nuove aperture sul collezionismo di antichità e sull’uso dell’antico da parte di artisti di primo Cinquecento, della cerchia di Raffaello, dei suoi allievi e oltre. Interverranno studiosi di arte classica e storici dell’arte rinascimentale per mettere a disposizione e far convergere informazioni che troppo spesso non valicano i confini dei rispettivi settori di ricerca.
Il caso di Girolamo da Carpi - pittore, prolifico disegnatore dall’antico e dal moderno, architetto - esemplifica bene come sia necessario far dialogare tra loro studi avviati secondo diversi approcci disciplinari. Il gruppo di ricerca formatosi intorno ad uno specifico progetto di Ateneo (BIRD 2016), mette a disposizione alcuni dei risultati raggiunti, anche in preparazione di una mostra prevista per l’estate 2019.
Ideazione e organizzazione
Alessandra Pattanaro e Sarah Ferrari (Dipartimento dei Beni culturali: archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica - Università degli Studi di Padova, progetto BIRD 164712/16)
Comitato scientifico
Alessandro Ballarin, Gudrun Dauner, Marzia Faietti, Arnold Nesselrath, Alessandra Pattanaro, Anna Maria Riccomini, Vittoria Romani, Salvatore Settis
Segreteria organizzativa
Sarah Ferrari - sarah.ferrari@unipd.it - tel. 0498274632
Con il contributo di
Tavolozza Foundation, Monaco
Con la collaborazione di
The Rosenbach of the Free Library of Philadelphia
Università di Pavia
Sono invitati a partecipare i dottorandi, gli specializzandi, gli studenti e tutti gli interessati.
Scarica la locandina e il programma dell’evento.
Il Direttore del Dipartimento
prof. J. Bonetto
- Allegato 1 per la chiamata di n 1 posto di Professore di seconda fascia, ai sensi dell’art 24, comma 5, Legge 30 dicembre 2010, n 240, riservata a ricercatori a tempo determinato di cui all’art 24 comma 3 lett b) della Legge 30 dicembre 2010, n 240 nel terzo anno del contratto triennale di lavoro subordinato a tempo determinato, stipulato con la medesima Università ed in possesso dell’Abilitazione Scientifica Nazionale ai sensi dell’art 16 della Legge 30 dicembre 2010, n 240, presso il Dipartimento di Beni Culturali: archeologia, storia dell'arte, del cinema e della musica – DBC per il Settore concorsuale 04-A1 – GEOCHIMICA, MINERALOGIA, PETROLOGIA, VULCANOLOGIA, GEORISORSE ED APPLICAZIONI (settore scientifico disciplinare GEO-09 - GEORISORSE MINERARIE E APPLICAZIONI MINERALOGICO-PETROGRAFICHE PER L'AMBIENTE ED I BENI CULTURALI)
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