Laboratorio di Epigrafia antica e Papirologia
Proff. Alessandra Coppola, Sivia Strassi
dott. Giulia Tozzi, Matilde Fiorillo, Marco Rocco, Filippo Boscolo
Epigrafia Antica
Ambiti e Progetti di Ricerca
1) Raccolta delle iscrizioni greche a soggetto eroico e della parola heros e derivati
Si tratta di una raccolta delle attestazioni epigrafiche attinenti a eroi ed eroine, su pietra e su ceramica, sulla base dei dati provvisori a disposizione fino al 2017.
Il progetto (a cura di A. Coppola) comprende anche l'indice del termine heros (in tutti i generi e casi) e derivati (heroon, heroikòs, apheroizo) in tutte le occorrenze presenti nei testi epigrafici, per documentare lo sviluppo della parola e delle sue applicazioni. I primi risultati parziali sono stati anticipati presso l'Università di Padova nell'aprile 2014, al IV SAEG (Seminario avanzato di Epigrafia greca, Milano gennaio 2015), presso l'Università di Freiburg (progetto Helden, Heroisierungen, Heroismen, febbraio 2015) e a Bologna (A. Coppola, S. Caneva, Hērōs ed hērōikai timai nel mondo greco ellenistico: semantica e prassi, attori e contesti, in F. Muccioli -F. Kimmel-Clauzet (a cura di),Diventare eroi, diventare dei, sett. 2018, in corso di stampa.
Le schede che qui presentiamo in allegato, sotto forma di file pdf, sono la raccolta delle attestazioni epigrafiche dei nomi degli eroi omerici, su pietra, ceramica e mosaici. La schedatura non ha pretese di completezza e sarà oggetto di future integrazioni, ma serve al momento a offrire una prima indicazione utile per confronti e studi specifici. La raccolta delle iscrizioni eroiche su vaso (di Pietro Zaccaria) si basa sul pdf di Himmerwahr (Corpus of Attic Vase Inscriptions), aggiornato da Wachter al 2010, e sul catalogo di R. Wachter, Non Attic Vase Inscriptions, Oxford 2001. Sono stati raccolti tutti i casi, anche quelli dubbi dovuti a difficoltà di lettura o di interpretazione.
A queste schede di sintesi delle occorrenze su ceramica si è aggiunto un indice dei nomi di eroi omerici e di altri fra i principali eroi presenti nel catalogo Himmerwahr (anche in questo caso si sono schedati anche i casi presentati come dubbi).
Lo spoglio delle iscrizioni con nomi eroici su pietra e mosaico (di Giulia Tozzi) è stato realizzato sul SEG e sul catalogo on line Packhum, e consta di singole schede di iscrizioni distribuite per aree geografiche e dell'indice generalebasato sui nomi degli eroi.
Completano la raccolta gli indici riguardati le parole heros, in ogni caso e genere, heroon, heroikòs e apheroizo, anche nei casi dubbi o restituiti, ricavati dalla schedatura delle occorrenze attraverso il catalogo on line Packhum, e riguardanti eroi del mito o persone reali.
File PDF Allegati
- Presentazione
- Iscrizioni su ceramica
- Indice eroi in CAVI
- Iscrizioni su pietra
- Iscrizioni su mosaico
- Indice delle iscrizioni su pietra e su mosaico per nome dell'eroe
- Abbreviazioni
- Indice ἡρῷον
- Indice ἥρως
- Indice ἀφηρωΐζω
- Indice heroikòs
2) Progetto «Catajo» (all'interno del progetto strategico di Ateneo 2014: Rinascimento veneto Rinascimento europeo, responsabile scientifico I. Paccagnella): analisi della collezione epigrafica e di antichità di Tommaso Obizzi nel Palazzo Catajo, presso Padova, ora in gran parte a Vienna (Kunsthistorisches M.)
La famiglia Obizzi raccolse nella sua villa al Catajo, nelle vicinanze di Battaglia Terme (Padova), una raccolta antiquaria piuttosto consistente. In particolare, la collezione fu incrementata dall’ultimo erede della famiglia, il marchese Tommaso (1750-1803), che creò un vero e proprio Museo di Antichità, famosissimo all'epoca, che annoverava pezzi etruschi, egizi, greci e romani, fra cui un discreto numero di iscrizioni. Alla sua morte, le collezioni passarono in eredità al duca di Modena Ercole III, e da questi alla casa asburgica. Alcuni materiali (i bronzi) furono trasferiti dal Catajo a Modena, mentre la maggior parte della collezione fu trasportata nella capitale austriaca. È conservata oggi al Kunsthistorisches Museum.
Il progetto ha ripercorso la storia della raccolta epigrafica (in convenzione tra il Dipartimento dei Beni Culturali e il Kunsthistorisches Museum), ricostruendo l'entità dell'intera collezione antiquaria e la modalità di acquisizione dei pezzi (fra cui spiccano per esempio due frammenti del fregio N del Partenone), con realizzazione del catalogo delle iscrizioni possedute da Obizzi e ora principalmente a Vienna.
Esiti del progetto:
Gli Obizzi e il Catajo, a cura di Alessandra Coppola, Padova, Cleup, 2017
G. Tozzi, Le iscrizioni della collezione Obizzi, Roma , Quasar, 2017
3) Archivio dei diplomi militari
Il progetto, curato da Marco Rocco, Dottore di ricerca in Storia e assegnista presso il Dip. DISGEA, Unipd, consiste nella raccolta, ordinata per province e tipologie, dei testi epigrafici con i diplomi militari finora pubblicati. Lo scopo è quello di fornire un agile e possibilmente completo strumento di ricerca per studenti e ricercatori interessati all’utilizzo di questa fonte epigrafico-giuridica seriale, prodotta dall’amministrazione imperiale lungo un arco cronologico di 250 anni. Fonte preziosa, in quanto dallo studio di essa è ricavabile una ricchissima varietà di informazioni, che vi si trovano distribuite in modo tanto sistematico da costituire un vero e attendibile campione statistico per indagini nell’ambito dell’onomastica e della storia militare, sociale, economica e giuridica romana.
4) Progetto Padova romana
Lo scopo del progetto, a cura di Filippo Boscolo, dottore di ricerca e assegnista del Dip. DISGEA, Unipd, è quello di raccogliere tutte le iscrizioni della Padova romana e del suo agro, a tutt’oggi si tratta di circa 500 iscrizioni, comprese quelle note da tradizione letteraria. Per le epigrafi conservate si prevede di creare un database che comprenda la fotografia del monumento e tutta una serie di dati quali il luogo e l’epoca del ritrovamento, il tipo di materiale utilizzato, il luogo di conservazione, compresi gli eventuali spostamenti, la descrizione della decorazione, la tipologia del monumento e la sua destinazione. Per le iscrizioni irreperibili si utilizzeranno le fotografie degli apografi e per tutte si renderà disponibile la bibliografia a carattere scientifico.
La trascrizione dei testi sarà di tipo lineare con l’ausilio dei segni diacritici utilizzati dalla collana Supplementa Italica. Non si farà ricorso a traduzioni per non incorrere in anacronismi, ma si preferirà collocare dopo la trascrizione una breve spiegazione per la comprensione del testo con l’aggiunta di un commento, soprattutto per le iscrizioni di più problematica interpretazione. Dato l’elevato numero di iscrizioni, il progetto partirà con la schedatura delle iscrizioni più significative dal punto di vista storico e archeologico, privilegiando i monumenti iscritti relativi agli esponenti dell’ordine senatorio, di quello equestre e delle élites municipali. A queste faranno seguito le iscrizioni funerarie e, in ultima analisi, si procederà all’elaborazione di indici epigrafici.
5) Practicalities of Hellenistic Ruler Cults (PHRC)
Stefano Caneva, Marie Curie – PISCOPIA fellow (ottobre 2015-settembre 2017) – ste.caneva@gmail.com
PHRC combina uno studio interdisciplinare delle pratiche rituali pertinenti ai culti regali in Asia Minore, Cipro e le isole egee durante il periodo ellenistico (fine IV-I sec. a.C.) con la costituzione di una biblioteca digitale di fonti epigrafiche e archeologiche, integrata con i principali databases internazionali nel settore epigrafico e archeologico.
Gli scopi del progetto sono: 1) mettere a disposizione della comunità scientifica una collezione ragionata e incrementabile di fonti digitalizzate (EpiDoc), tradotte (inglese e italiano) e commentate (inglese); 2) fornire una analisi comprensiva delle pratiche rituali e dei loro agenti nel periodo studiato, valutando al contempo le tipicità e anomalie regionali e diacroniche nel loro specifico contesto storico; 3) ampliare la prospettiva metodologica sui culti regali, integrando la valutazione ideologica e diplomatica in voga (cf. J. Ma: “euergetic discourse”; sovrani e città) in una più ampia disamina del fenomeno che ne tenga in conto gli aspetti propriamente rituali (inclusa la relazione con culti preesistenti) e sociologici (prendendo in esame la totalità degli agenti anziché solo città e sovrani); 4) dove possibile, combinare le fonti epigrafiche e archeologiche per studiare l’interazione fra spazio e rituale a livello topografico; 5) analizzare il ruolo delle poleis nella promozione dei culti regali come un nuovo caso di studio relativo al modello polis-religion in età ellenistica.
L’ipotesi di lavoro è che la generosità delle poleis di fronte alla concessione di onori cultuali per i sovrani non dipenda soltanto dalla necessità di istituire, per via diplomatica, una forma di controllo sull’azione dei monarchi, ma miri anche a preservare la priorità della polis nella gestione della vita politico-religiosa della comunità, a fronte di una crescente varietà di agenti competitivi (leghe, regni, reti interregionali di persone, associazioni, singoli individui).
I risultati della ricerca saranno consultabili (tramite indici, lemmi e mappe), integrabili ed esportabili con licenza Creative Commons sia attraverso i portali Perseids e EAGLE MediaWiki, sia attraverso una piattaforma specifica, che sarà costruita e pubblicata a conclusione del progetto.
Attività didattica
Tesi di laurea e di dottorato
• O. Splendore, Alikarnassos' Pride
• M. Compagnin, Il decreto di Cremonide
• M. Campigotto, IG I3 46
• S. Banterle, Documenti epigrafici in Erodoto
• R. Ferro, Aiace Telamonio nelle iscrizioni greche
• G. Gammaldi Sguario, IG I3 11
• A. Olivieri, Sibari e i Serdaioi
• P. Zaccaria, IG IV2 616
• B. Calgaro: Le iscrizioni dei primi due Tolemei
• A. Facen: Iscrizioni e papiri relativi all'asylia nell'Egitto ellenistico
• G. Tozzi: Iscrizioni del teatro di Dioniso Eleutereo e dei teatri dei demi. Funzione e significato politico tra IV e I secolo a.C. (Tesi di Dottorato)
Il laboratorio è sede di esercitazioni nell'ambito dei corsi istituzionali.
Periodicamente si svolgono esercitazioni seminariali.
-L'archivio e i materiali
Il laboratorio dispone di attrezzature informatiche, programmi di schedatura e di un ampio archivio fotografico digitale.
Link utili
- http://www.annee-philologique.com/aph/
- http://www.rassegna.unibo.it/epigrafi.html
- http://webpages.ull.es/users/amarfer/bibliografia.html
- http://odur.let.rug.nl/~vannijf/epigraphy1.htm
- http://bcs.fltr.ucl.ac.be/Epi.html
- http://www.jstor.org/
- http://www.apaclassics.org/Classics/journals.html
- http://stephanus.tlg.uci.edu/inst/fontsel
- http://www.bbaw.de/forschung/ig/ectypa/index.html
- http://www.moderna1.ih.csic.es/claros/cnc/2cnc.htm
- http://www.dge.filol.csic.es/claros/cnc/2cncint.htm
- http://www.aiegl.org
- http://epigraphy.packhum.org/inscriptions
- http://eleusis.library.cornell.edu
Papirologia
Ambiti e Progetti di Ricerca
1) Catalogazione, studio ed edizione dei P. Tebt. Pad.
Presso il Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Padova è conservata una cospicua collezione di frammenti papiracei rinvenuti durante le campagne di scavo condotte da Carlo Anti e Gilberto Bagnani a Tebtynis (1930-1935); a questa raccolta è stata assegnata la sigla di P. Tebt. Pad. ( = Papiri da Tebtynis di Padova). Per buona parte di questi testi, a quasi ottant’ anni dalla scoperta, manca ancora la sistemazione e lo studio. Nel corso degli anni, alcuni papiri, quelli ritenuti migliori, sono stati posti sotto vetro o conservati in cartelline di cartone, e vanno schedati ed editi, ma la maggior parte dei frammenti, conservati nelle scatole originali degli anni Trenta, resta ancora inesplorata. Lo scopo del progetto è dare una sistemazione complessiva all'intera raccolta, riportando alla luce tutto il materiale riposto nelle cartelline e nelle scatole, restaurandolo, ponendolo sotto vetro e assegnando a ogni pezzo (o a ogni vetro, nel caso di vetri miscellanei) un numero di inventario. La sistemazione dei frammenti è propedeutica al secondo obiettivo del progetto, che consiste nella scansione e nella schedatura digitale della collezione, realizzata secondo il modello offerto dal database PSIonline (cf. bibliografia). Una volta catalogati e digitalizzati, i P. Tebt. Pad. saranno pronti per lo studio e l'edizione; grazie alla scansione digitale dei pezzi, inoltre, sarà possibile la collazione dei papiri di Padova con altri frammenti papiracei provenienti da Tebtynis e conservati in sedi italiane ed estere (Firenze, Oslo, Berkeley, etc.), nella speranza di una ricomposizione virtuale di rotoli accidentalmente o volutamente smembrati in epoca moderna.
2) Prosopografia di Karanis (Arsinoites, odierno Fayum) in età romana (I-III d.C.)
Scopo del progetto è la realizzazione di una prosopografia digitalizzata di Karanis e Bakchias (Arsinoites, odierno Fayum) in età romana (I-III d.C.). La ricerca inizierà con l'indagine sui personaggi che hanno rivestito una carica pubblica nelle komai, la cui popolazione presenta una fusione di elementi romani, greci ed egiziani maggiore rispetto ad altri centri coevi; i dati emersi saranno organizzati in un database prosopografico consultabile on line. L'obiettivo è quello di offrire non solo ai papirologi, ma agli studiosi del mondo antico in generale, uno strumento aggiornato per la conoscenza dettagliata delle strutture sociali ed economiche, delle istituzioni amministrative, culturali, religiose, militari, delle relazioni interpersonali, familiari e non, nell’ambito di comunità e insediamenti anche di notevoli dimensioni. Il progetto verrà sviluppato in collaborazione con Dominic Rathbone (Department of Classics, King's College, London (UK) ) e con il team del progetto Trismegistos People, diretto da Mark Depaw (http://www.trismegistos.org/ref/index.php).
3) Progetto interdisciplinare internazionale “Virtual Tebtynis”
Il progetto interdisciplinare internazionale "Virtual Tebtynis" prevede la ricostruzione virtuale di Tebtynis, uno dei principali centri del Fayum per l'abbondanza dei ritrovamenti papiracei e archeologici emersi durante gli scavi condotti tra la fine dell'Ottocento e la prima metà del Novecento. Il progetto nasce per iniziativa delle tre Università di Padova, di Berkeley (USA) e di Oslo (Norvegia), presso cui è conservata la maggior parte dei reperti di provenienza tebtynita, ma è contemplato, in futuro, il coinvolgimento delle altre istituzioni in cui sono conservati reperti dallo stesso sito. "Virtual Tebtynis" mira allo studio, all'edizione e alla digitalizzazione di tutto il materiale emerso, tramite l'implementazione di appositi database consultabili on line; al contempo, è prevista la creazione di una rivista on line, destinata ad accogliere i contributi scientifici di papirologia, geologia, archeologia relativi a Tebtynis. Un ulteriore obiettivo è la realizzazione di un sito internet destinato alla divulgazione scientifica su più larga scala, mediante la ricostruzione virtuale dell'antico centro, con la riproduzione dell'alzato degli edifici e la collocazione virtuale dei reperti archeologici e papiracei nei contesti in cui si trovavano nell'antichità. Per la sua natura interdisciplinare, il progetto prevede la collaborazione di studiosi di diversi settori scientifici (papirologi, archeologi, geologi), e contempla il coinvolgimento di esperti in digital humanities per l’informatizzazione dei dati emersi dalla ricerca.
4) Progetto di ricerca SIR
Il progetto di ricerca, attualmente ancora in fase di valutazione da parte della commissione del programma SIR (Scientific Indipendence of young Researchers), si propone di indagare in maniera sistematica la realtà delle attività lavorative, artigianali e professionali degli abitanti del Fayum in età romana, a partire dalle testimonianze offerte dai papiri, soprattutto (ma non solo) da determinate tipologie di documenti, come le ricevute fiscali, gli ordini di pagamento per forniture di materiali e prestazioni d'opera, i contratti di apprendistato e di tirocinio, i registri di tasse e dichiarazioni di censimento in cui, al nome della persona, segue la menzione della professione. L'obiettivo è quello di offrire un quadro complessivo, organico e aggiornato delle arti e dei mestieri praticati dagli abitanti dell'Arsinoite nell'età romana (30 a.C.-284 d.C.); un ulteriore focus verrà riservato ai materiali, agli strumenti di lavoro e alle tecnologie in uso, mediante lo studio della documentazione papiracea, supportata dal confronto con l'evidenza archeologica. Il lavoro sarà condotto tramite l'ausilio dei database informatici per individuare i documenti utili alla ricerca e prevede la lettura e lo studio diretto dei documenti, mediante l'autopsia degli originali e/o tramite le fotografie dei testi. Per l'interpretazione delle evidenze, è prevista la collaborazione congiunta di studiosi di papirologia, storia antica e archeologia, al fine di offrire, a lavoro ultimato, una ricostruzione completa della realtà produttiva e socio-economica dei centri abitati del Fayum in epoca romana. I risultati troveranno pubblicazione nelle riviste specializzate e nell'allestimento di un database informatico appositamente creato e aggiornabile.
Tesi di laurea
a) triennali
Pamela Tedesco, Giuseppe Passalacqua (Trieste 1797 – Berlino 1865). Ricerche preliminari.
Sophia Kralj, Papiri Greci Con Disegno Fra Il III Secolo a. C. e il II secolo d. C.
Elena Odorizzi, Testimonianze di Archiereis nell’Egitto romano fino al III secolo d. C. : le fonti in greco.
Giulia Toppan, le testimonianze di presbyteroi nell’Egitto greco e romano.
b) magistrali
Elena Odorizzi, Testimonianze di Archiereis nella documentazione scritta dell’Egitto tolemaico e romano dal III secolo a. C. al III secolo d. C.
Fabrizio Muiesan, Testimonianze di Archiprophetai e Prophetai nella documentazione scritta dell’Egitto tolemaico e romano dal III secolo a. C. al III secolo d. C.
Alessandro Facén, Iscrizioni e papiri relativi all'asylia nell'Egitto ellenistico, in preparazione
Tesi di Dottorato
Matilde Fiorillo, I segni nel PHerc. 1004 (Filodemo, Retorica , VII).
Sara Visentini, Problemi di trasmissione e ricezione della letteratura greca nei ‘papiri scolastici’ di età ellenistica e romana.
Didattica
Il laboratorio è sede di esercitazioni nell'ambito dei corsi istituzionali e vi si svolgono esercitazioni seminariali; è di supporto ai laureandi e ai dottorandi nelle ricerche inerenti le tesi di laurea e di dottorato. Può collaborare all’organizzazione di lezioni, seminari, conferenze.
Link utili
• Association Internationale de Papyrologues /International Association of Papyrologists http://www.ulb.ac.be/assoc/aip/
• Papyri.info http://www.papyri.info/
• Catalogue of Paraliterary Papyri (CPP): Searchable catalogue of paraliterary texts, including texts in what was formerly called the Catalogue of Mythographic Papyri.
• Checklist of Greek, Latin, Demotic and Coptic Papyri, Ostraca and Tablets: Abbreviations for papyrological publications
• Demotic Texts Archive (Oriental Institute, Chicago): Collection of Demotic language material on the Web.
• Heidelberger Gesamtverzeichnis (HGV): Searchable database of scholarly metadata pertaining to published Greek and Latin documents. Browse by Texte im HGV.
• Leuven Database of Ancient Books (LDAB): Searchable database with information pertaining to published literary texts.
• Leuven Homepage of Papyrus Archives (LHPC): Register of ancient archives from Greco-Roman Egypt.
• Leuven Homepage of Papyrus Collections (LHPC): Register of papyrus collections located around the world.
• Mertens-Pack3 (M-P3): Searchable catalog of Greek and Latin literary papyri.
• Trismegistos: An interdisciplinary portal of papyrological and epigraphical resources associated with Egypt and the Nile valley between ca 800 BC and AD 800.
• Papy-L: Email discussion list dedicated to the exchange of information of interest to papyrologists and scholars of Greco-Roman Egypt.
• WörterListen (WL): Index (PDF) of Greek and Latin terms from documents published since 1996.